"I will do everything with deep attention. My work at home, in the office, in the world,—all duties, small and great,—will be performed well with my deepest attention."

"L'Aikido non serve per correggere gli altri è per correggere la propria mente. Questo è l'Aikido".

Queste due splendide affermazioni incarnano lo spirito con cui l'associazione intende promuovere il "risveglio" e la diffusione dell'Aikido. La prima frase è tratta dalle
Yogoda Daily Affirmations di Swami Paramahansa Yogananda e la seconda è del Maestro Morihei Uyeshiba fondatore dell'Aikido.



venerdì 12 febbraio 2010

Tutto quanto è collegato.

di Leo Venezia


Il Prof. Vittorio Marchi, sostiene che la vera natura dell’uomo è nell’Uno. La mente crea il dualismo, la divisione. Il giudizio è insita nell’animo umano e apparentemente sembra utile, ma è la fonte primaria di dualismo. Se per un attimo approviamo questa forma di pensiero, sarà facilmente intuibile che non c’è un’arte marziale migliore o peggiore. Esiste solo la disciplina che è in sintonia con me stesso in grado di farmi evolvere. Sospendendo per un attimo il giudizio posso vedere chiaramente quale arte marziale mi è utile, quale mi permette di sviluppare il mio corpo fisico, mentale e spirituale in perfetta armonia. Non ci sorprenderemo più per chi ha abbracciato una disciplina che appare distante da quella da noi scelta.

“… lavorate su voi stessi e sul compito assegnatovi nell’Arte della Pace. Ognuno possiede uno spirito che può essere purificato, un corpo che può essere in qualche modo allenato, e un sentiero adatto da seguire. Voi siete qui per realizzare la vostra divinità interiore e manifestare la vostra illuminazione interna. “

Nella tradizione alchemica è la trasmutazione del piombo in oro, un percorso interiore, che attraverso il ricordo di sé, è in grado di cambiare il nostro approccio con la realtà. Tutto è dentro di noi e questo concetto è espresso in modo chiaro nel brano di O’Sensei: "Siete qui per realizzare la vostra divinità interiore". Sempre il Prof. Vittorio Marchi ci ricorda come la preghiera del Padre Nostro in origine era ben diversa dall’attuale versione che recita “ Padre nostro che sei nei cieli”. Il testo in aramaico era sostanzialmente diverso e si armonizza con le riflessioni del Maestro Uyeshiba: “ Padre nostro che sei ovunque”. Lo shintoismo giapponese ha la stessa visone del cristianesimo originario, il Divino presente ovunque e non distante nei cieli, distaccato. Lavorare su se stessi ( trasmutazione ) purificando lo spirito ( passaggio dal piombo in oro), realizzando o possiamo dire riconoscendo la divinità interiore ( Padre nostro che sei ovunque) che permette di manifestare la nostra illuminazione interna. Tutto è da sempre collegato, il giudizio e la mente duale tendono a separare, non permettendoci di accedere al Divino che è in noi.

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