"I will do everything with deep attention. My work at home, in the office, in the world,—all duties, small and great,—will be performed well with my deepest attention."

"L'Aikido non serve per correggere gli altri è per correggere la propria mente. Questo è l'Aikido".

Queste due splendide affermazioni incarnano lo spirito con cui l'associazione intende promuovere il "risveglio" e la diffusione dell'Aikido. La prima frase è tratta dalle
Yogoda Daily Affirmations di Swami Paramahansa Yogananda e la seconda è del Maestro Morihei Uyeshiba fondatore dell'Aikido.



lunedì 13 dicembre 2010

11/12 dicembre 2010 - Stage National Evalutation Dan - Lyon


Si è svolto a Lione, nel week-end dell'11 e 12 dicembre, lo stage national de formation à l'evaluation des grades condotto dal Maestro Luc Mathevet 6° dan Aikikai. Un grazie all'organizzazione per l'accoglienza che hanno riservato a me e ad Annie e agli amici Audrey, Claire e Alain per l'ospitalità e la loro disponibilità.

giovedì 25 novembre 2010

Passaggi di grado IV° dan - Modena 20 novembre


Complimenti ad Annie e Marco che hanno sostenuto e superato l'esame da IV° dan, nel corso dell'appuntamento, tenutosi a Modena il 20 e 21 novembre, riservato agli insegnanti Ado-Uisp.

martedì 16 novembre 2010

Stage di Aikido ADO-UISP Piemonte pro UNICEF



I bambini sono il nostro futuro, una risorsa che si deve coltivare nel presente con la creazione dei giusti presupposti idonei per una crescita in linea con la loro vitale natura. Lo stage del 7 novembre, organizzato dal comitato regionale Ado - Uisp piemontese a favore dell’Unicef, ha voluto sottolineare e valorizzare l’importante ruolo che hanno i bambini in una società moderna che vuole evolvere e crescere. Un appuntamento di Aikido la cui partecipazione di tutti i praticanti non è stata un semplice pro-forma, ma una concreta presenza, un modo di esserci in maniera incondizionata in termini sia di contributo economico e tecnico. Sono stati raccolti 978,00 € devoluti interamente al comitato territoriale Unicef di Torino, una somma importante che si è potuta raggiungere anche grazie a Maestri e praticanti che non hanno potuto partecipare fisicamente all’evento, ma che hanno voluto ugualmente inviare il loro contributo, mostrando sensibilità per la finalità dell’evento. L’Ado - Uisp ha dimostrato, con questa manifestazione, che l’Aikido non è solo una disciplina orientale di nicchia, racchiusa in se stessa e scollegata dal tessuto sociale, ma ne è parte integrante e che può dare un importante sostegno per un costante miglioramento.
Il Presidente dell’Unicef di Torino, la Signora Tiziana Nicolai ha presenziato alla manifestazione e ha spiegato che il contributo sarà destinato all’emergenza Pakistan, un sostegno per le vittime delle inondazioni. Anthony Lake dell'UNICEF e Josette Sheeran del WFP ( Programma Alimentare Mondiale ) hanno lanciato questo appello dopo aver effettuato una visita alle attività umanitarie nel distretto di Muzzafargarh, nella provincia del Punjab, una delle parti più colpite del paese.«Man mano che la crisi si allarga e si approfondisce, si manifesta una triplice minaccia» ha riferito Sheeran. «La gente ha perso le sementi, i raccolti e le loro fonti di reddito, rimanendo senza casa, esposti alla fame, disperati. La situazione è estremamente critica. Abbiamo urgente bisogno di un impegno continuo e più forte per la gente del Pakistan in questo momento di crisi.»I tassi di malnutrizione nelle zone inondate erano alti già prima che l’ondata di piena costringesse a sfollare milioni di persone, lasciando i bambini piccoli ancora più a rischio di contrarre malattie legate all’acqua. L'Unicef fornisce ogni giorno acqua potabile a circa 2 milioni di persone e lavora con misure igienico-sanitarie per prevenire gravi epidemie. La manifestazione organizzata dal settore Aikido dell’Ado - Uisp piemontese ha portato la conoscenza, in un nuovo ambito, di questa terribile emergenza e con l’augurio che possa esaurirsi al più presto il nostro pensiero è proiettato al prossimo appuntamento che intendiamo organizzare a favore dell’Unicef .

lunedì 25 ottobre 2010

Per chi beve latte !

Il latte ha una scadenza.

Il latte scaduto non venduto è mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può eseguire di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato.

Questo processo PER LEGGE può essere eseguito fino a 5 VOLTE.

Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato eseguito il processo, e, in effetti, lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte?

Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini.

Ci sono dei numeri 12345. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte.

ES: 12 45 manca il “tre”: scaduto e ribollito 3 volte.

Ma non finisce qui, perché in uno scatolo da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri. Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento. In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando, di fatto, il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze, siamo noi che, di fatto, beviamo acqua sporca.

domenica 17 ottobre 2010

SPEGNI LA TV e ACCENDI IL CERVELLO - 10 brevi punti per spiegare il sistema che usa la tv per controllarci…

1) L’elemento base del controllo sociale è LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE : questa tecnica consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti (decisioni politiche, ecc…) facendogli cadere addosso continue informazioni futili e distraenti, inoltre la strategia della distrazione è utile anche per impedire al pubblico di interessarsi alla conoscenza base dell’economia, della psicologia, della scienza, della cibernetica ecc… Tengono cioè il pubblico occupato su cose poco importanti cosicché non abbia il tempo di pensare a nient’altro.
2) Per fare accettare alla massa qualcosa di inaccettabile basta applicarla gradualmente, con il contagocce per anni ed anni. E’ in questo modo che si è stata imposta la nostra situazione socio-economica di adesso.
3) Creare problemi per poi offrire soluzioni. Ad esempio, far degenerare la violenza urbana oppure organizzare attentati sanguinosi per far si che sia la massa a richiedere leggi e politiche restrittive della libertà.
4) Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica nel momento, per un’applicazione futura. La massa sarà più propensa ad accettare, primo perché non dovrà fare niente immediatamente, secondo perché sarà sempre portata a pensare “domani sarà meglio” sperando ingenuamente che il sacrificio potrà essere evitato.
5) La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi ed una intonazione particolarmente infantile. Il pubblico sarà cosi rassicurato.
6) Sfruttare l’ASPETTO EMOTIVO è una tecnica classica per mandare in corto circuito le analisi razionali e, in conclusione, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di spalancare l’accesso all'inconscio per impiantarvi o iniettarvi idee, desideri, PAURE e TIMORI, compulsioni, o indurre comportamenti.
7) Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. Ergo, non sentirete mai parlare di questo in tv.
8) Spingere il pubblico a ritenere che è di moda (o che porta dei vantaggi) essere stupidi, volgari e ignoranti.
9) Far credere all’individuo di essere solo lui la causa delle sue disgrazie e di non poter far niente per cambiare la situazione. Cosi si auto colpevolizza e cade in depressione, inibendo qualsiasi azione di ribellione.
10) Conoscere gli individui più di quanto essi stessi si conoscano. Negli ultimi cinquantanni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dal sistema. Grazie alla biologia, la neurobiologia e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su se stesso.

Chomsky - Linguista, filosofo e teorico della comunicazione in USA

venerdì 15 ottobre 2010

ADO - UISP - Stage di Aikido pro UNICEF


PROGRAMMA:


ore 9,30 - iscrizione
dalle ore 10 alle 11 - lezione di Aikido diretta dal M° Paolo Rinaldi
dalle ore 11 alle 12 - lezione di Aikido per bambini diretta dai M° Paolo Spagone e Pietro Anselmo
dalle ore 12 alle 13 - lezione di Aikido diretta dal M° Vittorio Locandro

Domenica 7 novembre · 10.00 - 13.00
Palazzetto dello Sport di Borgaro Torinese (TO) - Via XX settembre 11

mercoledì 6 ottobre 2010

L'Universo è energia in eterno movimento.

L'esistenza è cambiamento. Affermare concetti impegnativi quali gioia, amore e gratitudine esigono chiarezza e onestà verso se stessi, perché se è l'ego a suggerirle diventeranno vuote e inutili, per la nostra crescita, quando le situazioni inevitabilmente cambieranno. Solo l'uomo pretende di fissare ogni cosa, nella sua inutile ricerca di conferme. I nostri sensi non ci permettono di percepire la rotazione sul proprio asse del nostro pianeta, la forza di gravità, di vedere gli ultravioletti o percepire determinati suoni. La percezione che ha l'uomo del tempo che scorre e incide sulla sua natura fisica, lasciando tracce che indicano un processo verso una fine, induce gli esseri umani ad aggrapparsi alla debole idea di fermare il tempo, rallentare almeno la sua corsa. Un atteggiamento infantile, che spreca energie che potrebbero essere impiegate in maniera più proficua. L'allontanamento dalla natura ha dissolto i punti di riferimento ed esempio basterebbe replicare l'atteggiamento degli animali verso il cibo per controllare il peso oppure pensare a quante cellule, del nostro corpo, muoiono e rinascono ogni giorno. Ogni miliardesimo di secondo tutto cambia, e questo a prescindere da quello che ognuno di noi pensa, vivendo morbosamente le relazioni umane e ambientali, con l'intento di fissarle.

lunedì 6 settembre 2010

Lettera di Luciana Litizzetto al direttore del mensile " For man"

Ho ricevuto via e-mail la lettera di Luciana Litizzetto indirizzata ad Andrea Biavardi, direttore del mensile "For men". Un esempio di come apparenti innocue riviste tendono ad intrappolarci nel gradino più basso del settimo livello, il piano del corpo fisico, materiale e più denso. Buon divertimento.

"Lo confesso. Ho ceduto alla tentazione di comprare la nuova rivista maschile 'For men magazine'.
Del resto, come potevo resistere agli affascinanti argomenti annunciati dalla copertina (che, tra parentesi, ritrae un tizio con una faccia da pirla e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto 'figo da spogliatoio' )?
Almeno quattro i titoli memorabili:

- 'Falle dire basta stanotte!'

- 'Ricco entro Pasqua: 15 idee geniali'

- 'Trucchi: mangi il doppio diventi la metà '

- 'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.

Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi, ma a far dire 'BASTA' a una donna siete già tutti bravissimi da soli poichè di solito ne abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti.
La vostra difficoltà sta nel farle dire 'ANCORA!', al limite.
Ci pensi su, per il prossimo numero.
Riguardo allo slogan 'Ricco entro Pasqua' beh, signor Biavardi, se vuole fare le cose fatte bene, nel prossimo numero alleghi anche due simpatici
gadgets: passamontagna e chiave inglese.
Alla promessa 'Mangi il doppio e diventi la metà ', invece, tenderei anche a credere. Bisogna vedere la metà di cosa.
Io se mangio il doppio, signor Biavardi, divento l'esatta metà del Partenone, in effetti.
Infine, sempre in copertina, campeggia la scritta 'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.
Guardi signor direttore, io non ho mai conosciuto uno che abbia smesso di fumare e che sia andato in un'isola tropicale a festeggiare.
In compenso ho sentito un sacco di gente che ha cominciato a fumare sostanze illecite e s'è fatta certi viaggi senza neanche uscire di casa che lei neanche si immagina. Ma questo è solo l'inizio.
Una si illude che il peggio sia già tutto in copertina e invece no, il meglio è all'interno!
A pagina 52 c'è un avvincente e istruttivo servizio con tanto di foto redazionali su 'come slacciarle il reggiseno' che tiene conto dei vari modelli (classico, seduttivo, sportivo...) .
A parte l'intelligenza del servizio in sè, vorrei soffermarmi sul consiglio per slacciare rapidamente il modello sportivo, che è :
'se lei è spiritosa dacci un taglio con le forbici!'.
Biavardi, io le garantisco che sono una donna alquanto spiritosa, ma se un uomo che magari conosco da poco, in un momento di intimità mi tira fuori dal taschino un paio di forbici, io come minimo penso che sia il mostro di Milwaukee e nella migliore delle ipotesi gli assesto un calcio nelle palle che il mese dopo il soggetto in questione passa dal suo For Men Magazine a Donna Moderna.
A pagina 50 poi, si tocca l'apice grazie ad un servizio che affronta la spinosa questione: 'Se l'iguana domestico ci prova con tua moglie'.
Nell'articolo si sostiene infatti che ci sono diversi casi di molestie sessuali da parte di iguana nei confronti di donne con il ciclo.
Senta signor Biavardi, lei l'ha mai vista una donna col ciclo? Mi segua signor direttore, non parlo di una donna in sella al motorino. Parlo della donna in quei giorni lì. Ecco guardi, io in quei giorni ho la cera del cugino IT e l'affabilità di Godzilla, non mi si avvicinerebbe a meno di cento metri un velociraptor si figuri un iguana.
E infine, l'apoteosi vera e propria: il test 'sei uno stallone o una schiappa?'.
Le domande sono tra le cose più esilaranti che io abbia mai letto in vita mia In pratica sei ritenuto uno stallone se rispondi sì a domande come questa:

'Ti è mai capitato di farlo con una donna e poco dopo, con la sua compagna di stanza?'
'Un sacco di volte! Alla casa di riposo 'Domus Mariae'.
O 'Di essere chiamato da una donna che ti chiede se può venire da te alle nove del mattino?'
Sì certo, da una rappresentante della Folletto.
Mi fermo qui. Donne, consoliamoci: noi una volta al mese avremo pure le nostre cose, ma loro una volta al mese hanno For Men Magazine in edicola. Mica lo so chi sta peggio!!"

Saluti

giovedì 2 settembre 2010

L'Invito ... - Oriah Mountain Dramer

"Non mi interessa cosa fai per guadagnarti da vivere. Voglio sapere cosa desideri ardentemente e se osi sognare di soddisfare l’anelito del tuo cuore.
Non mi interessa la tua età. Voglio sapere se rischierai di passare per pazzo nel nome dell’amore, per i tuoi sogni, per l’avventura di essere vivo.
Non mi interessa in quale pianeta è la tua luna. Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se i tradimenti della vita ti hanno aperto o se ti sei ritirato e chiuso per paura di nuove sofferenze. Voglio sapere se puoi stare col dolore, il tuo o il mio, senza fare niente per nasconderlo, o dissolverlo o manipolarlo.
Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua, se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l’estasi ti riempia dalla testa ai piedi senza ammonirci di essere cauti, o realistici, o ricordare i limiti dell’essere umano.
Non mi interessa se la storia che mi racconti è vera. Voglio sapere se tu puoi deludere qualcuno per essere vero con te stesso, se puoi sopportare l’accusa di tradimento e non tradire la tua anima, se puoi essere senza fede e quindi degno di fiducia.
Voglio sapere se puoi vedere la bellezza, anche quando non è graziosa, ogni giorno, e se puoi attingere la tua stessa vita dalla sua presenza.
Voglio sapere se puoi vivere nell’insuccesso, il tuo e il mio, e tuttavia stare sulla riva del lago e urlare alla luna piena argentata: “Si!”.
Non mi interessa sapere dove vivi e quanti soldi hai. Voglio sapere se puoi alzarti, dopo una notte di dolore e disperazione, sfinito e dolente, e fare ciò che va fatto per dar da mangiare ai bambini.
Non mi interessa sapere chi conosci o come sei arrivato ad essere qui. Voglio sapere se puoi stare in mezzo alle fiamme con me e non fuggire.
Non mi interessa sapere dove, che cosa o con chi hai studiato. Voglio sapere che cosa ti sostiene interiormente quando intorno tutto crolla.
Voglio sapere se puoi essere solo con te stesso e se veramente ami la compagnia che hai nei momenti di vuoto. "

Tratto da "L’invito all’ascolto della vita" di Oriah Mountain Dreamer
Fonte web Oriahmountaindreamer.com

lunedì 21 giugno 2010

Passaggi di grado dan.


Ieri 20 giugno si sono svolti a Torino gli esami per il passaggio dei gradi dan. I candidati iscritti all'Albero del ki hanno superato gli esami e conseguito i seguenti gradi:

ABATECOLA Luigi ha conseguito il grado Sandan
STECCHI Ivano ha conseguito il grado Sandan
SERINO Antonio ha conseguito il grado Sandan
CARRADORE Ernesto ha conseguito il grado Nidan
PISTA Gabriel ha conseguito il grado Shodan

Complimenti a tutti.

lunedì 14 giugno 2010

Stage Ado-Uisp condotto dal M° Paolo Rinaldi V° dan e dal M° Leonardo Venezia IV° dan



Domenica 20 giugno presso il Fuuran Dojo si terrà uno stage condotto dai Maestri Paolo Rinaldi V° dan e Leonardo Venezia IV ° dan. Orario dalle 10 alle 12,30. Costo 10 euro. Alle ore 15 seguiranno gli esami di grado dan.

martedì 8 giugno 2010

Gli studenti di O' Sensei.

Il Maestro Morihei Ueshiba ha creato e fondato l'Aikido. Accanto a O'Sensei si sono avvicendati studenti che in seguito, alcuni, hanno avuto il compito di divulgare la sua arte e altri hanno fondato nuove scuole sulla base degli insegnamenti ricevuti dal fondatore. Le date tra parentesi indicano l'anno di inizio della pratica.

PRIMA GENERAZIONE
(1921 - 1935 )
Noriaki Inoue ( 1921 )
Isamu Takeshita ( 1925 )
Kenji Tomiki ( 1925 )
Hisao Kamata ( 1929 )
Ikkusai Iwata ( 1930 )
K. Funahashi ( 1930 )
M. Mochizuki ( 1930 )
H. Hashimoto ( 1931 )
A. Murashige ( 1931 )
Rinjiro Shirata ( 1931 )
T. Yukawa ( 1931 )
S. Yonekawa ( 1931 )
Gozo Shioda ( 1932 )
Z. Akazawa ( 1933 )
Takuma Hisa ( 1935 )

SECONDA GENERAZIONE
(1936 - 1945 )
Bansen Tanaka ( 1936 )
Koichi Tohei ( 1939 )
Tenryu ( 1939 )
Minoru Hirai ( 1939 )
Kisaburo Osawa ( 1940 )
K. Sunadomari (1942 )
Tadashi Abe ( 1942 )

TERZA GENERAZIONE
( 1946 - 1955 )
Morihito Saito ( 1946 )
Hiroshi Tada ( 1947 )
S. Arikawa ( 1947 )
Shoji Nishio ( 1951 )
Seigo Yamaguchi ( 1951 )
M. Hikitsuchi ( 1951 )
Masamichi Noro ( 1951 )
Seiseki Abe ( 1952 )
Nobuyoshi Tamura ( 1953 )
Y. Kuroiwa ( 1954 )
Y. Kobayashi ( 1955 )
André Nocquet ( 1955 )

QUARTA GENERAZIONE
( 1956 - 1969 )
Akira Tohei ( 1956 )
Y. Yamada ( 1957 )
Katsuaki Asai ( 1958 )
Kazuo Chiba ( 1958 )
Seiichi Sugano ( 1959 )
Mitsunari Kanai ( 1959 )
M. Satome ( 1959 )
S. Maruyama ( 1959 )
Terry Dobson ( 1960 )
N. Ichihashi ( 1960 )
S. Masuda ( 1960 )
M. Suganuma ( 1962 )
S. Imaizumi ( 1962 )
K. Maruyama( 1962 )
Seishiro Endo ( 1962 )
Kenji Shimizu( 1963 )

sabato 1 maggio 2010

Stage di Aikido Ado-Uisp - Torino 16 maggio 2010


Stage nazionale a Torino domenica 16 maggio 2010 con il Maestro Franco CUZZUPE' VI° DAN ADO-UISP e il Maestro Fabrice CROIZE' IV° DAN. Primo stage/seminario,nell'ambito del Progetto AIKIDO GIOVANI, valido come supplemento della scuola quadri di Modena.
L' Ado-Uisp nazionale in collaborazione con il comitato regionale organizza il giorno 16 maggio uno stage nazionale. Il tema dell'incontro sarà una interpretazione ed il passaggio nel tempo della pratica dell'Aikido tra il passato ed il presente. Il moderatore di questo evento sarà il responsabile Nazionale Daniele Granone.

mercoledì 31 marzo 2010

L'Arte della libertà.

di Leo Venezia


Genericamente la libertà è una condizione in cui un individuo può decidere di agire senza costrizioni, usando la volontà nell'azione, usufruendo di una libera scelta dei fini e degli strumenti ritenuti opportuni a metterla in atto. Va da sè che occorre comunque conoscere il valore "libertà", avere avuto l'opportunità di sentire che cosa è effettivamente. Ci si accorge del buio, ad esempio, soltanto quando si conosce la luce, oppure del dolore quando se ne è percepita l'assenza. L'Aikido aiuta a capire, apprezzare che cosa significa "libertà". In questo senso la pratica fisica la si può leggere come una libertà intervallata da un senso di costrizione. Influisce sopratutto a livello anche mentale. Questa alternanza di assenza di libertà e presenza è co-creata da tori e uke. Quando uke attacca viola la libertà di tori, il quale a sua volta toglie la libertà a uke, con l'applicazione di una tecnica appropriata, per poi nuovamente donarle la libertà. Se questo aspetto diventa consapevole a livello fisico, diventa facile applicarlo anche sul piano mentale. Assaporare questa sensazione di libertà aiuta a capire cosa significa essere liberi nella vita quotidiana. In questo l'Aikido può essere interpretato come lo specchio, una simulazione della realtà quotidiana. Il randori ad esempio ci aiuta a intuire la risposta giusta, opportuna ad un attacco simultaneo portato da più persone. Nella quotidianeità non sono altro che situazioni, persone che agiscono verso di noi, spesso contemporaneamente, generando quello che si chiama senso di confusione.

mercoledì 17 marzo 2010

L’Aikido non è dualistico.

di Leo Venezia


L’atipiciità dell’Aikido si manifesta non solo a livello di pratica, ma soprattutto nella sua gestione e interpretazione. Un arte che in origine desiderava, con ambizione o ingenuità, creare la pace nel mondo attraverso una originalità che ad oggi risulta ancora incompresa. Questa bellissima missione è stata disattesa da subito, sia dai Maestri storici che hanno creato scuole con sfumature diverse e dalla successiva e progressiva frammentazione operata dai loro allievi. L’aikido non è misurabile, quantificabile e comprensibile secondo i canoni convenzionali delle arti marziali. Quasi tutte le discipline da combattimento presentano una forma dualistica, uno contro l’altro, la competizione e che ci sia qualcuno che prevale, che vinca su di un avversario che si contrappone, ostacola. Un concetto semplice, materiale, visibile. L’illusione che tutto questo sia reale è concreto e talmente radicata che si perde a volte lo spirito originale di discipline classiche come anche Judo e karate, in cui sono previste le gare. In Aikido non è prevista la competizione, non sono nemmeno codificati attacchi, da parte del compagno di lavoro, propri della disciplina. Gli attacchi quindi sono presi in “prestito” dalle altre discipline. Il cervello antico, rettile, in cui risiedono gli istinti di sopravvivenza ostacola un processo che non preveda il prevalere sull’altro, la vittoria in ossequio al “morte tua vita mea“. Una coscienza che porta ad una competitività su basi inesistenti. L’Aikido ha un’anima, concettualmente simile a quella umana, una sua energia che è il frutto del momento creativo che lo ha svelato. Parlare di Aikido soffermandosi alle tecniche e sull’efficacia ossia la sua parte grossolana e tangibile è diventato oggi riduttivo. Il concept iniziale era un armonioso missaggio, un cocktail a cui non mancava nulla dei vari aspetti che ne hanno permesso la creazione. Morihei Ueshiba concepisce l’Aikido come una metodologia in grado di dare pace e amore all’umanità. Un messaggio fortemente in contrasto con le concezioni, fino ad allora, di cui erano permeate queste discipline di combattimento. Un’idea precisa, che tendeva ad unire l’aspetto materiale e l’aspetto sottile. Il suo rapporto con la religione Shintoista ha influito e creato quel legame con il mondo invisibile. Continuare ad ostinarsi a non accogliere il messaggio di unione e armonia è l’ostacolo che blocca il processo di unificazione dei gruppi sparsi e divisi nel mondo. Un nuovo pensiero dobbiamo accogliere: quello della fede. Coltivare gelosamente la fede che l’Aikido può trasformare la nostra interiorità attraverso le frizioni esterne simulate grazie al prezioso aiuto di un compagno. Credere nel messaggio originale dell’Aikido e portarlo avanti con fiducia, senza farsi abbagliare dall’illusione del corpo fisico. Si potrà obiettare che ad oggi tutto questo risulta un’utopia, un progetto senza possibilità di realizzazione. Il Maestro Uyeshiba non avrebbe potuto, molto probabilmente, donarci l’Aikido se non avesse trasceso gli ostacoli imposti dal suo tempo.

martedì 23 febbraio 2010

AIKIDO a Pragelato 2010 - Stage regionale ADO-UISP


12-13-14 marzo 2010
Appuntamento per l'ottava edizione dell'evento che vede ormai insieme le più disparate attività: Aikido, Iaido, Sci, Pattinaggio, Bob, Nuoto, Balli Latino Americani nella cornice della val Chisone per la gioia di praticanti e famigliari.

PROGRAMMA
Aikido
Venerdi 12 dalle ore 18 alle 19
Sabato 13 dalle ore 10 alle 12 e dalle 17,30 alle 19
Domenica dalle ore 10 alle 12 ( portare tanto, jo e bokken )
Iaido
Nel dojo, tra una lezione e l'altra di Aikido, sarà possibile provare o allenarsi nella nobile arte dell'estrazione della spada con l'istruttore Gian Claudio Vianzone.
Piscina
Per chi lo desidera è possibile utilizzare liberamente la piscina con idromassaggio con il seguente orario: mattino 9,30-12 e pomeriggio 16-18
Balli Latino-Americani
L'insegnante Flavio Ciocchetti terrà un corso base di ballo. Quota di partecipazione: 5 euro per modulo.
Sport invernali
Possibilità di praticare i diversi sport invernali nel sito dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI di TORINO 2006. Tariffe agevolate per Ski pass e noleggio attrezzature.

COSTI: Stage completo 30 euro, 1 giorno 20 euro e mezza giornata 10 euro.
La giornata di sabato 13 ospiterà un convegno delle società ADO-UISP di Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria.
Per questioni logistiche le iscrizioni con caparra devono pervenire al più presto presso la segreteria regionale ADO
Contatti: tel. 335 8180238 - Fax o11 4366624 - e-mail: uispiemonte@uispiemonte.it

venerdì 12 febbraio 2010

Tutto quanto è collegato.

di Leo Venezia


Il Prof. Vittorio Marchi, sostiene che la vera natura dell’uomo è nell’Uno. La mente crea il dualismo, la divisione. Il giudizio è insita nell’animo umano e apparentemente sembra utile, ma è la fonte primaria di dualismo. Se per un attimo approviamo questa forma di pensiero, sarà facilmente intuibile che non c’è un’arte marziale migliore o peggiore. Esiste solo la disciplina che è in sintonia con me stesso in grado di farmi evolvere. Sospendendo per un attimo il giudizio posso vedere chiaramente quale arte marziale mi è utile, quale mi permette di sviluppare il mio corpo fisico, mentale e spirituale in perfetta armonia. Non ci sorprenderemo più per chi ha abbracciato una disciplina che appare distante da quella da noi scelta.

“… lavorate su voi stessi e sul compito assegnatovi nell’Arte della Pace. Ognuno possiede uno spirito che può essere purificato, un corpo che può essere in qualche modo allenato, e un sentiero adatto da seguire. Voi siete qui per realizzare la vostra divinità interiore e manifestare la vostra illuminazione interna. “

Nella tradizione alchemica è la trasmutazione del piombo in oro, un percorso interiore, che attraverso il ricordo di sé, è in grado di cambiare il nostro approccio con la realtà. Tutto è dentro di noi e questo concetto è espresso in modo chiaro nel brano di O’Sensei: "Siete qui per realizzare la vostra divinità interiore". Sempre il Prof. Vittorio Marchi ci ricorda come la preghiera del Padre Nostro in origine era ben diversa dall’attuale versione che recita “ Padre nostro che sei nei cieli”. Il testo in aramaico era sostanzialmente diverso e si armonizza con le riflessioni del Maestro Uyeshiba: “ Padre nostro che sei ovunque”. Lo shintoismo giapponese ha la stessa visone del cristianesimo originario, il Divino presente ovunque e non distante nei cieli, distaccato. Lavorare su se stessi ( trasmutazione ) purificando lo spirito ( passaggio dal piombo in oro), realizzando o possiamo dire riconoscendo la divinità interiore ( Padre nostro che sei ovunque) che permette di manifestare la nostra illuminazione interna. Tutto è da sempre collegato, il giudizio e la mente duale tendono a separare, non permettendoci di accedere al Divino che è in noi.

domenica 7 febbraio 2010

STAGE DI AIKIDO PER BENEFICENZA


Domenica 28 febbraio 2010 è in programma uno stage di Aikido presso il Dojo Okinawa, via Maroncelli 9 - Torino. Lo stage sarà condotto dal M° Piero Villaverde VI°dan e dal M° Mimma Turco VI° dan. Orari: 10-12( per bambini dalle 11-12 ) e 15-17 ( per bambini dalle 16-17). Portare Jo, Bokken e tanto. La partecipazione è con offerta volontaria e lo stage è aperto a tutte le federazioni di Aikido. L'intero ricavato dello stage sarà devoluto interamente in beneficenza all'associazione: REGINA CELY Casa da esperanca Cetenco Q.J. 243 Villa Hoxoto 48600 Paolo Alfonso Bahja-Brasile. Questa associazione si occupa di bambini disagiati per garantire loro almeno un pasto al giorno, un minimo d'istruzione e l'assistenza sanitaria. Per informazioni: Filippo Ladisi cell. 3498601217 e-mail filippoladisi@libero.it.

martedì 26 gennaio 2010

Stage con il M° Franco Martufi


Il 23 e 24 gennaio si è svolto a Torino uno stage con il M° Franco Martufi VI° dan Aikikai, presso il Dojo Ken Yu Shin del M° Piero Villaverde VI° dan Aikikai.